CURA dei DISTURBI PSICOSOMATICI
Il termine psicosomatica necessita più di tanti altri di una precisazione. Ciò che spesso si intende con questo termine è che un sintomo corporeo sia di eziologia psichica, quindi determinato da cause psicologiche. Ma la psicosomatica ecobiopsicologica fa riferimento a qualcosa di più complesso e meno riduzionistico.
E’ frequente che in terapia arrivi un paziente inviato dal medico di base che, escluse tutte le cause biologiche dichiara che il problema che il paziente pone è di natura psicologica e effettua quindi l’invio allo psicologo. Ciò spesso comporta rabbia nel paziente che si confronta oltreché con il sintomo che non riesce a comprendere e debellare, anche col relativo senso di colpa. “Se non è fisico è psichico, cioè l’ho voluto io e solo la mia volontà può eliminarlo. Se non passa è perché non voglio veramente.” Ma psiche non significa necessariamente volontà cosciente.
Siamo abitanti di una società complessa i ritmi di lavoro e gli impegni sono scanditi dall’orologio tecnologico e non più da quello biologico, le relazione sono spesso “tirate dentro” nello stesso consumismo con cui approcciamo le cose. Questa modalità del vivere produce una serie di malesseri e quando la psiche non riesce più a elaborarli vengono scaricati sul corpo. Possiamo dire che “(…) l’anima è costretta ad ammalarsi sempre di nuovo, finchè non ha ottenuto ciò che vuole; e ciò che vuole è l’autenticità della propria condizione umana, la libertà della propria espressività e la realizzazione della propria progettualità. Quando l’autenticità, la libertà e la progettualità sono in varia misura compromesse, allora la nostra anima, il nostro Sé psicosomatico, soffre e manifesta la sua sofferenza in quella dimensione umana che l’Io chiama malattia.”
Per questo nella presa in carico del paziente in un’ottica psicosomatica il corpo è importante, in esso sono racchiusi una molteplicità di messaggi che chiedono solo di essere decodificati. Il sintomo è come qualcuno che bussa alla porta per essere ascoltato, se nessuno risponde allora il richiamo diventa più forte e può aggravarsi. A volte basta prestare attenzione per un’attenuazione del problema!
La ricerca di una propria autenticità attraverso il riconoscimento di se stessi, della libertà di esistere con proprie caratteristiche, da la possibilità di costruire un progetto possibile e riprendere lo sviluppo bloccato e incarnato nel sintomo fisico.
Per questo nei colloqui psicoterapici a impronta psicosomatica è dato ai messaggi del corpo lo stesso rilievo che agli stati d’animo, ai sogni o alle parole. Insegnare al paziente a sentirsi e aiutarlo a creare delle parole per i propri stati d’animo lo libera dall’onere di lasciare questo compito al corpo.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Detto ciò diviene chiaro come non esista un paziente specifico per questo tipo di terapia. Tutte le patologie sono psicosomatiche in quanto il termine “psicosomatica”, in questa accezione, non significa che il sintomo è causato dalla psiche, ma sta a sottolineare l’irriducibile connessione tra la mente e il corpo e le sue inevitabili continue influenze in ambo le direzioni. Tuttavia è indubbio che alcune diagnosi mediche trovano una indicazione più naturale ed immediata. Sono quelle per le quali non è sempre facile trovare una causa organica e di conseguenza una soluzione definitiva. Spesso in questi casi quello che la medicina può fare è tamponare un aspetto doloroso, invalidante e/o fermare il peggioramento del quadro.
In ogni caso, resta vero che tutte le patologie possono essere approcciate con questo tipo di percorso e trovare se non una soluzione, un miglioramento, La psicoterapia ecobiopsicologica è utile perché, andando a scoprire insieme al paziente il significato e la funzione simbolica che il sintomo somatico va a ricoprire, si toglie all’organo colpito l’onere di farsi carico della comunicazione veicolata dal sintomo.
Ecco le malattie che più spesso portano a chiedere un aiuto di tipo psicoterapico
Malattie dermatologiche:
- papulo squamose (come la psoriasi)
- malattie bollose (pemfigo, dermatite erpetiforme)
- patologie della pigmentazione (come la vitiligine)
- malattie dei capelli e del follicolo pilo-sebaceo (acne, rosacea, alopecia)
- dermatiti eczematose, dermatite seborroica, dermatite atopica
- Iperidrosi
Malattie che fanno capo agli organi degli apparati riproduttori
- Vaginiti
- Endometriosi
- Cisti ovariche
- Miomi uterini
- Dermatosi della vulva (foruncolosi, herpes vaginale, psoriasi…)
- Amenorrea psicogena
- Dismenorrea funzionale
- Aborti spontanei plurimi
- Gravidanze extrauterine plurime
- Ipogonadismo
- Criptorchidismo
- Disfunzioni erettili
- Eiaculazione precoce
- Infertilità
Malattie che fanno capo all’apparato digerente
- sindrome del reflusso gasto-esofageo, gastriti croniche, ulcere
- sindrome del colon irritabile, colite ulcerosa, Morbo di Crohn, stitichezza
Malattie che interessano gli organi di senso
- congiuntiviti (se ripetute e continue)
- blefarospasmo
- acufeni
Malattie del sistema nervoso
- Cefalea tensiva, emicrania, cefalea a grappolo
- Disturbi del sonno
- nevralgie del trigemino, paralisi facciale
Malattie dell’apparato locomotore
- Sindrome del tunnel carpale
- artrosi, artrite reumatoide
- fibromialgia
Rispondi